Stadio Bacigalupo, sono il Savona Calcio e il duo Veloce-Savona Rugby i due soggetti interessati alla gestione - IVG.it

2022-06-25 06:05:31 By : Mr. Steel Saky

E' stata richiesta entro 5 giorni un'integrazione di alcuni documenti

Savona. Sono una Ati tra Rugby Savona e Fbc Veloce e la società Savona Calcio i due soggetti che hanno partecipato alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune di Savona la settimana scorsa per la gestione dello stadio Bacigalupo. Ora seguirà la gara per determinare l’offerta migliore e individuare il concessionario dell’impianto sportivo.

Le buste sono state aperte stamattina. In tutti e due i casi la domanda manca di alcuni allegati. Ad esempio, entrambi i soggetti non hanno allegato gli atti costitutivi.

L’ufficio ha pertanto concesso un termine di cinque giorni per presentare la documentazione mancante ricorrendo all’istituto del soccorso istruttorio. Una volta consegnata la documentazione verrà inviato la lettera d’invito per la procedura di gara vera e propria che si concluderà nel mese di luglio.

“La procedura di gara è ancora aperta – dichiara l’assessore allo sport a Francesco Rossello – quindi ogni valutazione sarebbe inopportuna. Tuttavia, esprimiamo la nostra soddisfazione per l’interessamento dimostrato nei confronti del Bacigalupo. In particolare, ci fa piacere che l’interesse arrivi da società savonesi storiche e radicate sul territorio. Ora procediamo passo dopo passo, questa vicenda si risolve con pazienza, responsabilità e senza proclami. Direi che oggi gli ingredienti giusti ci sono”.

Nel bando di gara è stabilito che il Comune si occupa economicamente della manutenzione annua del manto erboso (circa 25mila euro all’anno) e dal secondo anno di gestione contribuisce alla compartecipazione delle spese relative alle utenze con 20mila euro annui. Palazzo Sisto spenderà quindi per i prossimi 8 anni 340mila euro per l’impianto sportivo. Al Comune spettano anche le spese di manutenzione straordinaria (se dovute alla normale usura e non derivante dalla negligenza del gestore nello svolgere la manuntenzione ordinaria).

L’affidatario, invece, dovrà provvedere a realizzare gli interventi di ripristino delle parti ammalorate dell’impianto sportivo quantificati in 235mila euro. I lavori previsti a carico del concessionario sono: ripristino dell’intonaco interno ( oltre 37.500 euro), ripristino dell’intonaco esterno e risanamento delle strutture (79.715,35) , ripristino giunti di dilatazione (588,51 euro). m essa in sicurezza della rete metallica perimetrale delle curve campo di calcio a 11 ( 26.600 euro), r ipristino impianto riscaldamento e produzione acqua calda ( 26.800 euro), r ipristino impianto elettrico (5.112,91 euro), rimozione e smaltimento camino amianto (1000 euro), ripristino ringhiere tribune (28.612,87 euro), r ipristino opere idrauliche dei servizi igienici ad uso pubblico (15.321,18 euro), ripristino asfaltature (2.307,94 euro), r ipristino della guaina e delle canaline di scolo (5mila euro), e sistemazione e pulizia delle tribune ( 6.250 euro).

Oltre alle ipotesi di inadempienza, il Comune potrà revocare unilateralmente il contratto prima della naturale scadenza, con avviso 90 giorni prima , e senza indennizzo, se l‘ente ha problemi di bilancio accertati dagli organi di controllo competenti e non riesce più a permettersi di sostenere la spesa o per ragioni di interesse pubblico ritenute prevalenti.

Nel frattempo sono finiti i lavori di ripristino del manto erboso (il Comune ha speso i 50mila euro ottenuti dalla fideiussone del Savona Fbc) e il campo sarà fruibile tra tre mesi finito il consolidamento attraverso l’irrigazione e la rasatura. Il manto è in erba e non in sintetico a causa dei costi: la seconda soluzione – aveva spiegato l’assessore Rossello – sarebbe costata 800 mila euro.

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