Bregal Unternehmerkapital si aggiudica l'asta per il controllo delle gelatine Italgel. E' il secondo investimento in Italia - BeBeez

2022-05-25 08:34:34 By : Ms. Ice Guo

di Salvatore Bruno e Giuliano Castagneto

Bregal Unternehmerkapital Funds (BU) si è aggiudicata l’asta per la maggioranza di Italgel srl, primario produttore a livello globale di gelatina e collagene per uso alimentare, farmaceutico e tecnico, dalla Italgelatine spa dell’imprenditrice Sandra Lesina Vezza, la quale reinvestirà in una quota di minoranza qualificata del veicolo di acquisizione, oltre a mantenere il ruolo di presidente e amministratore delegato della società (si veda qui il comunicato stampa).

Mediobanca ha assistito Bregal come financial advisor, mentre Alvarez & Marsal ha curato la due diligence finanziaria. Fineurop è stato il debt advisor, mentre l’assistenza legale è stata fornita da Pedersoli e  BonelliErede.  Colombo & Associati ha agito da financial advisor per Italgelatine, mentre la parte legale è stata seguita da Gitti and Partners. Deloitte ha curato la due diligence finanziaria.

L’operazione, finanziata da Banco BPM in qualità di sole underwriter assistita da Simmons & Simmons, era attesa. Lo scorso novembre era infatti circolata la notizia dell’asta in corso per il gruppo piemontese, che vedeva tra i candidati ammessi alla seconda fase dell’asta, gestita da Colombo Associati, i fondi NB Renaissance, Chequers, Peak Rock Capital e Riverside (si veda qui altro articolo di BeBeez). Solo che allora si parlava della cessione di tutto il gruppo, quindi anche di Italmeat srl, produttrice di gelatina di origine bovina. Tuttavia fonti vicine all’operazione hanno precisato a BeBeez che oggetto della trattativa è sempre stata la sola Italgel.

Quest’ultima “è un’azienda leader in un mercato con ottime prospettive di crescita, in particolare nel settori farmaceutico e nutraceutico”, ha commentato Valentina Pippolo, partner e country head Italia di Bregal, che ha aggiunto: “Si tratta di una operazione coerente con la filosofia di investimento di BU, con cui si punta a dare una ulteriore spinta al percorso di crescita realizzato da Sandra Vezza in questi ultimi 30 anni. L’obiettivo sarà rafforzare il posizionamento in Italia e all’estero di Italgel attraverso un piano di espansione che prevede anche una crescita per linee esterne unita a importanti investimenti, con una forte attenzione allo sviluppo sostenibile e all’efficienza energetica”.

Ha aggiunto Vezza: “Dal 1991, anno in cui  ho preso le redini dell’azienda ho impresso un percorso di crescita e di sviluppo strategico. Oggi è giunto il momento di affrontare nuove sfide nel mercato globale sviluppando progetti sempre più innovativi, in particolare nuovi prodotti per i settori farmaceutico e nutraceutico; diventa quindi fondamentale ampliare l’orizzonte dell’azienda, individuando un partner adeguato con cui costruire il domani.  Ho trovato in Bregal un team di grande competenza, che ben si integrerà col tessuto territoriale nel quale operiamo e con l’attuale management”.

La famiglia Vezza ha fondato Italgel nel 1968 per poi renderla un player globale diversificando il suo portafoglio prodotti e clienti e realizzando uno dei più automatizzati ed efficienti stabilimenti al mondo. Oggi Italgel è leader nella produzione di gelatina e collagene destinati ad una ampia gamma di applicazioni per l’industria alimentare, farmaceutica e nutraceutica ed è in grado di assicurare la totale tracciabilità e qualità delle materie prime, nonché un’elevata personalizzazione del prodotto. Per Italgel non sono disponibili dati contabili specifici. Il gruppo Italgelatine ha chiuso il bilancio 2020 con 71,2 milioni di euro di ricavi netti (da 56,8 milioni nel 2019), un ebitda di 10,4 milioni (da 6,7 milioni) e un debito finanziario netto di 13,7 milioni (da 9,1 milioni) (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Italmeat ha fatturato 24,9 milioni di euro nel 2020, con un ebitda di un milione e liquidità netta per poco meno di 250 mila euro, si veda qui il report di Leanus). Quindi è verosimile che il fatturato 2020 di Italgel si aggiri intorno ai 46 milioni.

L’imprenditrice, tramite la holding Finvezza srl, controlla anche Gufram srl, società di arredamento di design pop (nota per prodotti iconici come il divano Bocca, la chaise longue Pratone e l’appendiabiti Cactus) che Poltrona Frau, allora controllata dal fondo Charme guidato da Matteo di Montezemolo, ha rilevato nel 2011.

Italgel è la seconda operazione realizzata a sud delle Alpi da BU, che nel settembre dello scorso anno ha acquisito la maggioranza di Safety 21, leader nel settore Smart Road e Smart City, rilevandola dal fondatore Gianluca Longo e da HAT sgr, si veda altro articolo di BeBeez).

Infatti BU con  i suoi primi due fondi conduceva investimenti di private equity di mid market nella regione DACH (Germania Austria e Svizzera), mentre a partire dal terzo fondo, che ha chiuso la raccolta nel marzo 2021 a 1,875 miliardi di euro, (si veda altro articolo d BeBeez) ha ampliato l’area geografica di investimento al Nord Italia. Non a caso Pippolo prima di arrivare in BU aveva ricoperto la stessa carica di country head per l’Italia  in Alpha, che al pari di BU investiva solo nell’area DACH prima di estendersi al Belpaese.  BU fa particolare attenzione ai leader di mercato e ai “campioni nascosti”, che presentano strutture manageriali solide e grandi potenzialità di successo. Attraverso “capitale paziente”, competenze imprenditoriali e un consolidato network , il team di BU lavora a stretto contatto con gli impren ditori al fine di sviluppare, internazionalizzare e digitalizzare le società in portafoglio, aiutandole a generare valore sostenibile su basi responsabili. Come parte dell’impegno verso le tematiche ESG, BU sostiene le partecipate finanziando investimenti sostenibili anche attraverso il fondo Bregal per lo “Sviluppo Sostenibile” con una dotazione di 40 milioni di euro. N ell’ultimo anno, Bregal ha supportato progetti di beneficenza e di ripresa post – pandemica per le aziende in portafoglio attraverso le riso rse messe a disposizione dal Fondo Bregal per l’emergenza COVID – 19, con una dotazione di 3 milioni di euro.

Tuttavia BU è è parte di un gruppo più ampio, Bregal Investments, che oggi vanta 12 miliardi di dollari di asset in gestione, distribuiti tra varie strategie. Una di queste è rappresentta dal fondo Bregal Milestone, che investe in capitale di crescita per società tech in Europa e dal maggio 2019 ha in portafoglio l’italiana Epipoli (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso ottobre ha messo sul piatto 100 milioni di euro per acquisire in aumento di capitale il 16,09% di InfoCert (gruppo Tinexta), leader del mercato italiano nei servizi di digitalizzazione e dematerializzazione (si veda altro articolo di BeBeez). E dal novembre successivo Bregal Milestone contende ad Armira l’acquisizione di IK Multimedia Production srl, sviluppatore italiano di app per creazioni musicali e produttore di componenti hardware sempre a uso dei musicisti (si veda altro articolo di BeBeez).

Altri fondi sono Bregal Sagemount (capitale flessible per società leader di settori ad alta crescita), Bregal Partners (private equity di mid-market in Nord America), Bregal Energy (investimenti di mid market nei settori di energia e rinnovabili) e infine Bregal Private Equity Partners (fondi di private equity di coinvestimento e di secondario).

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