La piscina Romano come un mare luccicante d’oro: sono le coperte d’emergenza di Nari Ward- Corriere.it

2022-09-17 06:05:54 By : Mr. Kevin Parts

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L’artista nato in Giamaica ha vissuto un’infanzia traumatica senza la mamma, immigrata clandestinamente a New York. Ha tappezzato la superficie dell’acqua con duemila coperte termiche

Nari Ward, Emergence Pool, Fondazione Nicola Trussardi, Gilded Darkness, foto Marco De Scalzi

Da l 13 settembre al 16 ottobre la piscina del Centro Balneare Romano appare come un grande mare luccicante d’oro . I quattromila metri quadri d’acqua sono stati infatti ricoperti da un tappeto fluttuante di duemila coperte termiche d’emergenza fissate l’una all’altra per sei giorni da una squadra di sommozzatori. E dire che Nari Ward , l’ideatore di quest’opera, non sa nemmeno nuotare. È lui stesso a raccontare l’imbarazzo provato quando Massimiliano Gioni, curatore della Fondazione Nicola Trussardi che da 19 anni realizza mostre in luoghi insoliti di Milano, l’ha portato davanti a questa enorme distesa d’acqua proponendogli di pensare a un’opera specifica. Nato in Giamaica nel 1963 e di stanza a New York , Ward è uno degli artisti contemporanei più riconosciuti. Protagonista della cosiddetta arte relazionale, che cioè interagisce con l’ambiente e il pubblico, ama utilizzare materiali di scarto: lacci per scarpe, ombrelli o passeggini, come nella prima opera che accoglie il visitatore «Amazing Grace », esposta per la prima volta nel 1993 ad Harlem e Milano nel 2015 in versione ridotta. Varcato l’ingresso di via Ampère 20, ci si trova nei vecchi spogliatoi dove Ward ha raccolto 365 passeggini abbandonati nelle strade o davanti ai centri per senza tetto. Il percorso di attraversamento dentro questa installazione è piuttosto drammatico, tanto più se si pensa all’infanzia dell’artista, cresciuto senza la mamma immigrata clandestinamente a New York dove faceva la badante.

Gallery: «Gilded darkness», la mostra di Nari Ward alla piscina Romano

Un’opera, dunque, che evoca gli esodi, i percorsi dell’umanità. E tuttavia, racconta Gioni, «Secondo Ward, questo è un lavoro che parla di futuro e di speranza» come il gospel che l’accompagna, cantato dall’attivista afroamericana Mahalia Jackson: una storia di redenzione di un ex schiavista che si conclude con le parole «Prima ero cieco, ora vedo».

Altrettanto opposta può essere l’interpretazione della piscina d’oro. Per noi, infatti, le coperte termiche rimandano al primo soccorso prestato agli immigrati naufraghi; per l’artista, invece, sono il paesaggio di rifiuti nelle strade di New York dopo grandi eventi come la Maratona. C’è quindi una legittima interpretazione dei lavori di Ward più o meno politica e drammatica. «La bellezza dell’arte è proprio nella libertà dell’interpretazione», chiosa Beatrice Trussardi . E che Ward abbia un animo solare lo si capisce anche da altri indizi: innanzi tutto il titolo della mostra, «Gilded Darkness», oscurità dorata .

E poi da un’altra opera che ha voluto assolutamente portare a Milano. Uno sgangherato macchinario che sigilla i sorrisi di chiunque voglia prestarsi a sorridere dentro una scatoletta metallica, versione gentile della «Merda d’artista» del nostro Piero Manzoni. Le scatolette di «Sorrisi radiosi» sono poi vendute a 5 euro a favore delle cooperative sociali che hanno collaborato a «Battleground Beacon», l’opera altoparlante a bordo piscina che trasmette suoni e musiche degli abitanti di Milano provenienti da altri Paesi e culture.

«Gilded Darkness», personale di Wari Nard. Centro Balneare Romano, via Ampère 20, Milano. Orari: tutti i giorni 12-19; ingresso libero. Fino al 16 ottobre. La mostra curata da Massimiliano Gioni è ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi e realizzata con la collaborazione di Milanosport.

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