Casa d'epoca: restauro conservativo in 97 mq, recuperando vecchi soffitti e serramenti - Cose di Casa

2022-09-17 05:40:58 By : Ms. sophia R

In una storica strada del centro di Roma, la casa d'epoca al piano nobile è stata reinterpretata conservando i tratti originali. Recuperati soffitti, cornici e vecchi serramenti di pregio; nuovi i pavimenti in resina e in parquet a quadrotte decorative, dal disegno tradizionale rivisitato in chiave attuale.

Ha un lungo e complesso passato questa casa d’epoca romana nel Rione Monti, pochi passi dal centro storico della capitale, dai Fori Imperiali e dal Colosseo. Prima di diventare un’abitazione privata era appartenuta al convento delle Clarisse di S. Lorenzo; il primo nucleo del ‘500 era stato ampliato a più riprese nel ‘700 e nell’800, con modifiche sostanziali della struttura originaria, delle volumetrie e della copertura del tetto. Ora, il recente intervento di restauro ha permesso ai progettisti di recuperare il meglio: sono state riscoperte e valorizzate, infatti, molte delle tracce architettoniche e artistiche dall’epoca di costruzione fino a oggi. L’intero edificio è sotto tutela della Sovrintendenza capitolina e ogni opera eseguita ha dovuto quindi sottostare a criteri estetici e architettonici che non ne compromettessero le peculiarità storico-artistiche, dalle aperture in facciata, valutate di particolare pregio, agli affreschi interni. Per le finiture indoor sono stati impiegati materiali traspiranti e colori chiari che enfatizzano la luce naturale che proviene dal triplo affaccio. Per non appesantire gli ambienti della casa d’epoca sono stati invece scelti perlopiù arredi easy e intercambiabili nella posizione, di gusto contemporaneo e moderatamente vintage, con accenti di colore anche vivaci come il verde menta scelto per i mobili della cucina, e forme mai rigide e spigolose.

Quest’appartamento al primo piano è caratterizzato da uno sviluppo longitudinale, doppio ingresso e affacci su più lati: i due alle estremità opposte sono verso strada, quelli centrali guardano sul cortile interno. Gli ambienti si articolano in due corpi di fabbrica storici che erano stati edificati e uniti in epoche differenti: la parte più recente, denominata “costruzione in Appoggio” risale al XIX secolo ed è quella che ospita le camere. La ristrutturazione della casa d’epoca, che per il suo pregio è sottoposto a vincoli, ha comportato importanti opere di demolizione e ricostruzione dei tavolati interni non portanti, in alcuni casi sostituiti da “quinte” che non arrivano a tutt’altezza. Sono state inoltre eliminate le controsoffittature aggiunte in precedenti ristrutturazioni e riportati così alla luce i solai in legno. Un cambio di quota a pavimento di circa 15 cm tra cucina e studio passante ha permesso di alloggiare gli impianti del secondo bagno con la necessaria pendenza degli scarichi.

1 Ingresso 2 Bagno 3 Lavanderia 4 Soggiorno 5 Zona pranzo 6 Cucina 7 Studio 8 Camera matrimoniale 9 Camera dei ragazzi

Il quartiere dove sorge il palazzo antico in cui si trova la casa d’epoca (tra via Panisperna e via Cimarra) è nel centro di Roma, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, alla via dei Fori Imperiali e al Colosseo. Il rione Monti, che è il più antico della capitale e ha da sempre una forte identità, prende il nome dai colli sui quali si estendeva in origine: Viminale, Esquilino e Quirinale. Grandi cambiamenti urbanistici alla fine dell’800 e nel periodo del fascismo ne hanno modificato profondamente la fisionomia e oggi la sua superficie è meno ampia; la zona è delimitata dagli assi di via Cavour, via Nazionale e via Merulana. Oggi il quartiere, ricco di stradine e scorci pittoreschi, è frequentato anche la sera sia dai romani sia dai turisti; nel corso degli anni si è riempito di negozi artigianali, locali e vinerie.

Nella zona conversazione del living, sotto il soffitto in laterizio e legno riportato alla luce, due divani di stili e colori diversi sono disposti uno di fronte all’altro: a destra del camino (in travertino, realizzato dal marmista) il modello Lyv di Maisons du Monde, mentre l’imbottito blu a sinistra è un pezzo di famiglia; il tavolino tondo color crema è Nalima di Bizzotto, quello color terracotta è MDF Mura di Sklum. Il pouf è Alison di Westwing. Stessa produzione per la lampada da terra vicino alla finestra, modello Mosaik. Il pavimento è rivestito in resina.

Altezze dei soffitti, strutture lignee dei solai e finiture materiche sono protagoniste. Agli arredi e ai complementi è affidato il compito di introdurre accenti cromatici che interrompano la neutralità degli sfondi. Design contemporaneo e pezzi low budget non confliggono con l’impianto classico della casa d’epoca ma aggiungono una nota moderna e leggera. Per le finiture delle pareti, uno dei vincoli da rispettare era quello di scegliere materiali che rispecchiassero la natura e la storia dell’edificio. Così, nei punti in cui era necessario ripristinare il preesistente intonaco, sono state realizzate riprese con prodotti della stessa tipologia, rigorosamente a calce e traspiranti. Gli interventi non hanno in alcun modo interferito con gli affreschi, accuratamente protetti durante i grossi lavori sulle murature.

Nel living, il camino con cornice in marmo è stato realizzato sfruttando una rientranza e una canna fumaria preesistenti. Complementi d’arredo e luci sono stati perlopiù acquistati online su siti di e-commerce quali Westwing, Vente privée e Amazon. Il tavolino color terracotta è MDF Mura di Sklum, il divano è di Maisons du Monde. Lampada da terra Mosaik di Westwing.

Le opere di consolidamento e di restauro conservativo hanno restituito all’appartamento tutto il fascino dei tratti architettonici originali di cui si erano perse le tracce dopo un lungo periodo di abbandono dell’immobile. Nel corso dei secoli, “sovrapposizioni” poco coerenti con il contesto d’epoca avevano tolto continuità agli ambienti e nascosto soffitti e affreschi. Non si è trattato quindi di una ristrutturazione necessaria per ridare vivibilità all’abitazione, ma quasi di uno scavo archeologico

Nella zona pranzo, in cucina e negli altri ambienti giorno, controsoffittature realizzate nel corso della lunga storia della casa coprivano i solai originali in legno a cassettoni che sono stati riportati alla luce nel recente intervento. È stato inoltre necessario risistemare le strutture in legno di travi e travetti che si trovavano in cattivo stato di conservazione. Le operazioni di pulitura hanno evidenziato i punti in cui il materiale ligneo era stato danneggiato nel tempo da tarli e altri insetti xilofagi; per il consolidamento, si è quindi proceduto all’impregnazione con resina acrilica. Nelle zone in cui erano presenti fenditure o spaccature, il risanamento è stato effettuato con tasselli in pioppo stagionato, disposti nello stesso senso delle fibre del legno del supporto.

Insieme al soffitto ligneo a cassettoni, nella zona giorno sono ritornate visibili pitture presenti sulle superfici del solaio: hanno richiesto un’analisi accurata e un progetto di restauro conservativo specialistico. Al centro di ogni formella del plafone e lungo le fasce alte delle pareti perimetrali sono stati rinvenuti, sotto stratificazioni di calce e cementite, affreschi che rivelano tracce di diverse epoche. A soffitto, i decori risalenti alla fine del ‘500 erano stati ripristinati con tecnica a stencil intorno a fine ‘800. Le fasce perimetrali dell’ingresso e della sala, alte circa 40 cm, raffiguravano scene di viaggi, paesaggi bucolici e decori botanici di foglie intrecciate in composizioni su fondi chiari di bianco, grigio e ocra (presente nella cornice ornamentale dell’ingresso): anche in queste zone la base originale è di fine ‘500. Delle pitture erano apparsi all’inizio soltanto frammenti: praticando opportuni test, si era poi riscontrata la presenza di un disegno continuo, recuperato sotto strati di tinta. Dopo la pulitura con strumenti manuali delicati quali gomme pane, bisturi e spazzolini di setole morbide, per il ripristino delle pitture sono stati impiegati colori ad acquerello, con abbassamenti di tono e ricostruzioni a tratteggio. Nei punti specifici in cui la pellicola pittorica risultava staccata dal fondo, è stata consolidata con resina acrilica in bassa percentuale.

Nell’ingresso e nella sala, l’opera di restauro degli affreschi a soffitto e sulle fasce perimetrali, nonché il recupero delle strutture lignee è stato curato da Susanna Sarmati. I colori ad acquerello impiegati per il restauro delle pitture sono di Winsor & Newton. Per la disinfestazione antitarlo del legno si è utilizzato Permetar® di Imar.

Dall’ingresso principale, attraverso uno spazio di passaggio che distribuisce il bagno e la lavanderia, un vano aperto nel muro di spina introduce la zona giorno open space. Il tavolo da pranzo rotondo è sistemato nell’angolo formato dalla parete perimetrale e dal tramezzo che delimita l’ambiente di servizio.

Nel living, a sinistra della porta d’entrata, la madia in legno con scomparti e cassetti è di La Redoute. Nella zona pranzo, il tavolo rotondo con base centrale e le sedie sono di Sklum; a destra, appoggiato sullo sgabello, il cuscino con decoro floreale è in vendita su Westwing.

Al centro della pianta, cioè all’altezza della scala condominiale, il bagno vicino all’ingresso e la cucina sono stati rialzati di circa 15 cm per consentire il passaggio dei nuovi impianti e delle tubazioni: il gradino è collocato nel passaggio tra la mini zona pranzo e lo studio passante. Per non gravare sulle strutture preesistenti, questa pedana tecnica è stata realizzata con elementi alleggeriti ed è vuota all’interno, sostenuta da “igloo” in materiale plastico; anche il massetto in questa zona ha una struttura meno pesante.

Nella zona pranzo che completa la cucina, lo sgabello rosa è il modello Boloh di Sklum; stessa produzione per le sedie color verde acqua coordinata con la composizione della zona operativa. La lampada da terra con braccio a zig zag che illumina il piano è di House Doctor.

La zona operativa, sviluppata con una composizione su due lati, è a vista e aperta. La scelta progettuale è stata però quella di circoscriverne il volume con una struttura realizzata su disegno dal fabbro. Si tratta di un involucro in ferro e vetro trasparente che delimita la cucina nella parte superiore e ai due lati del vano d’accesso. Senza interferire con i tratti d’epoca e senza andare a toccare il soffitto, quest’inserto contemporaneo di gusto industrial, alleggerito da finiture chiare, individua i confini della cucina senza stabilire separazioni troppo nette.

La composizione ad angolo della cucina, con frontali e alzata in laminato verde acqua e rovere, è stata realizzata su disegno dal falegname. Il forno con estetica in vetro temperato bianco e il piano cottura a gas sono di Elleci. La lampada destrutturata con placca a parete e cavi a vista è il modello Aranya, in vendita su Vente privée.

In fase di ristrutturazione si è intervenuti anche sulla parte impiantistica della casa d’epoca, provvedendo al completo rifacimento degli impianti elettrico, idrico, termico, di aerazione forzata e di climatizzazione. Tutti gli interventi sono stati eseguiti a pavimento per evitare di toccare le pareti e le parti con rilevanza artistico-architettonica. È stato quindi necessario rifare parzialmente il massetto nelle zone in cui si erano creati dei dislivelli. Negli ambienti della zona giorno, open space senza divisioni interne che comprende anche la cucina, la pavimentazione è stata uniformata alla fine con la posa di una resina cementizia di colore bianco, nella stessa tonalità degli intonaci murali. Il rivestimento riflette ed enfatizza la luce naturale proveniente dalle portefinestre affacciate verso strada. Questo tipo di prodotto, nato per utilizzi in ambito industriale, è oggi sempre più diffuso anche in contesti residenziali. La resina, stesa con apposite macchine, permette di ottenere una superficie continua e omogenea, senza giunzioni visibili. La posa, in questo caso eseguita in sei strati, per uno spessore totale di circa 4 mm, rende inoltre il pavimento ultra resistente al calpestio e alle sollecitazioni meccaniche.

Nello studio passante e negli ambienti della zona notte, la pavimentazione in resina è sostituita da un parquet costituito da decorative quadrotte in rovere trattato ad acqua così da rendere le superfici opache ed evidenziare al meglio la naturalità dell’essenza. Il decoro è tradizionale, in sintonia con il contesto, eppure la soluzione è pratica e contemporanea: il disegno dei listelli incrociati è infatti riprodotto su lastre di prefinito in formato 60 x 60 cm, facili da posare senza dover effettuare tagli.

Nello studio il divano compatto grigio appoggiato alla parete è il modello Logan di Maisons du Monde, la vetrina in finitura verde acqua è di Ikea. La scrivania in legno che guarda verso la finestra è di La Redoute, la sedia è And di Sklum. Lo sgabello rosa a fisarmonica è il modello Boloh di Sklum.

Il passaggio interno verso la zona notte si articola attraverso lo studio che fa da filtro rispetto alla cucina, il disimpegno di distribuzione delle due camere e il corridoio che precede la stanza matrimoniale. Quest’ultimo spazio, attrezzato con un armadio in nicchia, è concepito anche come spogliatoio e guardaroba. Il parquet con schema di posa decorativo e i soffitti lignei raccordano i diversi ambienti sottolineandone la continuità stilistica.

Nel disimpegno di passaggio che precede la camera matrimoniale l’armadio in stile shabby di Ikea è incassato in nicchia ma non arriva a tutt’altezza così da non interrompere l’orditura delle travi in legno a soffitto.

Nella zona notte, la camera matrimoniale e il bagno a uso esclusivo affacciano sul lato corto opposto a quello del living, sempre verso strada. Anche su questa facciata, le finestre rappresentano un elemento distintivo dell’immobile, sottoposto a tutela. La sostituzione è stata effettuata nel rispetto dell’estetica e dei canoni originali per quanto riguarda forme e materiale. I nuovi serramenti in legno sono però a taglio termico, dotati di vetrocamera con prestazioni energetiche di alto livello.

Alle spalle del letto, il nuovo tramezzo che divide la camera dal bagno non arriva a tutt’altezza, ma a 240 cm circa: la fascia orizzontale superiore è completata da una struttura in ferro e vetro trasparente. Questa soluzione di pareti-quinte in muratura di spessore sottile che non toccano il soffitto è stata impiegata anche in altri ambienti con l’obiettivo di non interrompere la struttura del solaio in legno e laterizio e di lasciare completamente a vista l’orditura delle travi in legno.

La ristrutturazione della casa d’epoca, all’interno di un edificio di pregio storico-artistico nel centro di Roma, ha dovuto rispettare in ogni suo passaggio regole e criteri specifici. Nel caso di immobili con queste caratteristiche, la Sovrintendenza ha diritto di prelazione nell’acquisto che viene quindi consentito ai privati solo in un secondo tempo. La nuova proprietà, prima di procedere con gli interventi presentando l’ordinaria pratica edilizia in Comune (in questo caso una SCIA), ha dovuto sottoporre, tramite un tecnico abilitato, il progetto dettagliato e chiedere l’autorizzazione della Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma. L’attesa è in genere di circa 6 mesi. Poiché il complesso fa parte del sistema insediativo “Città storica” (nella zona T2, Tessuto di espansione rinascimentale e moderna preunitaria) ed è sottoposto a Tutela (D.L. 42 del 22/01/2004 con D.M. 27/98/1949), ogni opera di rinnovamento deve rientrare nei canoni approvati dalla Soprintendenza. In questo stabile in particolare sono riconosciuti di particolare interesse le facciate, soprattutto quella su via Panisperna, per i decori e le finestre. Negli interni altri vincoli riguardano le tecniche e i materiali da utilizzare per gli interventi di restauro conservativo delle pavimentazioni, dei solai, delle murature; le indicazioni della Soprintendenza hanno guidato le operazioni tecniche di restauro degli affreschi.

Nella camera matrimoniale il letto sommier con contenitore sotto la rete è il modello Silvia di Talamo Italia, con testiera su disegno rivestita da una tappezzeria di Carta da parati degli anni ’70. La lampada da tavolo sul comodino è Eclipse di Sklum; la poltroncina rivestita in tessuto rosa è Duhome. I cuscini sono di Yamamay, il plaid di La Redoute. La porta in ferro e vetro del bagno e la struttura della fascia superiore sono state realizzate su disegno dal fabbro.

La casa d’epoca dispone di tre ambienti di servizio: i due della zona notte sono di pertinenza esclusiva di ciascuna delle due camere, mentre l’altro, aggiunto in fase di ristrutturazione, è collocato in posizione strategica tra soggiorno e cucina. Il bagno annesso alla stanza matrimoniale è dotato di finestra affacciata su strada, e cede luce al bagno contiguo attraverso la lastra orizzontale vetrata nella fascia superiore della parete. I rivestimenti tradizionali fanno da sfondo a vasca freestanding e sanitari caratterizzati invece da linee moderne.

Nel bagno della camera matrimoniale, i rivestimenti e il pavimento in terrazzo sono di Mosaic del Sur; piastrelle bianche diamantate di Tonalite. La vasca freestanding è stata acquista su Vente Unique, i sanitari di Ceramica Cielo; rubinetterie di Paffoni. Lo specchio orizzontale ovale è di Menù Design. Il mobile lavabo in ferro con piani in terrazzo è su disegno.

In sintonia con il mood della casa d’epoca, sono stati scelti per l’ambiente di servizio della camera matrimoniale rivestimenti di gusto classico. A pavimento e sulla quinta dietro la vasca sono posate lastre in terrazzo alla veneziana color miele. Questo materiale, realizzato con tecniche artigianali di origine antichissima, è chiamato anche seminato. Si caratterizza per la composizione “frammentata”, con piccoli pezzi di marmo di diverse granulometrie, tenuti insieme da un legante a base di calce o cemento. La superficie viene poi battuta, levigata, stuccata e lucidata fino ad assumere una texture liscia. Anche la parete dietro i sanitari, rivestita con piccole piastrelle bianche dai bordi diamantati (cioè con tagli a 45°) contribuisce a connotare il bagno con uno stile rétro.

• Amazon, www.amazon.it • Bizzotto, www.bizzotto.com, Tel. 800/483332 • Carta da parati degli anni ’70, www.cartadaparatideglianni70.com • Ceramica Cielo, www.ceramicacielo.it, Tel. 0761/56701 • Elleci, www.elleci.com, Tel. 0773/840036 • Ikea, www.ikea.it, Tel. 199/114646 • Imar, www.imaronline.com, 06/7759 1764 • House Doctor, housedoctor.com • La Redoute, www.laredoute.it • Maisons du Monde, www.maisonsdumonde.com, Tel. 800/870799 • Menù Design, store.menudesignshop.com • Mosaic del Sur, mosaicdelsur.com • Paffoni, www.paffoni.it, Tel. 0322/97321 • Sklum, www.sklum.com, Tel. 02/89732237 • Susanna Sarmati, www.susannasarmati.com, Tel. 06/6383897 • Talamo Italia, talamoitalia.it • Tonalite, www.tonalite.it, Tel. 051/957253 • Vente privée, www.veepee.it • Vente Unique, www.vente-unique.it • Yamamay, www.yamamay.com • Westing Home & Living, www.westing.it • Winsor & Newton, www.winsornewton.com

Progetto: arch. Ilaria Bellia, Bstudio Roma Tel. 06/89014876, www.bstudio-arch.com ilaria.bellia@bstudio-arch.com hello@bstudio-arch.com Foto: Studio Wolo

Impresa esecutrice delle opere: F.A. srls di Alessandro Fumaselli

Tratto da Cose di Casa numero di ottobre 2021