Bambini e punture di api e vespe: che cosa fare - Nostrofiglio.it

2022-09-17 06:06:26 By : Ms. Linda liu

di Luisa Perego - 18.06.2020 - Scrivici

Sono diversi gli insetti che in estate, complice il tempo passato all'aria aperta e l'innata curiosità dei bambini, possono pungere. Vespe, zanzare, api, ma anche calabroni e bombi.

Come comportarsi se il proprio bambino venisse punto? Quali possibili reazioni si verificano in seguito a una puntura? Che cosa è uno shock anafilattico? Per finire: come prevenire?

L'ape (e solo l'ape) perde il pungiglione dopo avere punto.

Come prima cosa, estrarlo dalla zona colpita (se presente) aiutandosi con delle pinzette; già in questo modo si riconosce la puntura di ape da qualsiasi altro insetto. Poi:

L'ape operaia è lunga da 1 a 1,5 cm, ha il torace marrone "peloso", addome giallo e nero.

Le api non sono aggressive e attaccano solo se si mette a rischio la sopravvivenza della loro colonia. Quando un'ape attacca un intruso, lascia il pungiglione nel suo corpo e muore. Per l'insetto è quindi di una misura estrema, alla quale evita di ricorrere se può evitarlo. 

A differenza delle api, le vespe hanno il classico restringimento tra il torace e l'addome, il cosiddetto "vitino da vespa" e non lasciano il pungiglione nella vittima. Attaccano non solo per difendersi, ma anche se sono semplicemente infastidite. Possono infliggere più punture nell'arco di poco tempo.

Il calabrone è "una vespa molto grande" dal classico colore giallo e nero. Può arrivare intorno ai 2,5 cm di lunghezza, la femmina, 3,5-5 cm. Può infliggere più punture nell'arco del tempo.

La vespa orientale non è tanto diversa da un calabrone: è lunga circa 3 cm, presenta una striscia gialla nella parte finale del corpo. È di colore rossiccio ed è più sottile del calabrone. Il posizionamento del colore giallo la rende unica nella sua specie.

La puntura di un'ape, una vespa, un calabrone e un bombo possono determinare due differenti tipi di reazioni su un bimbo:

Lo shock anafilattico è un evento improvviso, una reazione infiammatoria "fulminante" che si può verificare nelle persone allergiche quando entrano in contatto con una sostanza estranea. Le cellule immunitarie rilasciano istamina, sostanza che provoca la dilatazione dei vasi sanguigni e fa precipitare la pressione arteriosa. Questo determina shock, abbinato spesso a ostruzione delle vie respiratorie.

I primi segnali sono formicolio e senso di calore alla testa e alle estremità.

In seguito compaiono in sequenza:

E' importante l'intervento immediato. Chiamare immediatamente il 118 senza lasciare solo il bambino. Facilitate intanto la circolazione sanguigna: slacciate i vestiti, tranquillizzate il bimbo e mettetelo in posizione antishock, sdraiato con le gambe più in alto rispetto al corpo.

L'adrenalina è il farmaco salvavita in caso di shock anafilattico e i genitori di bimbi allergici a rischio dovrebbero averne una fiala sempre con sé. Dopo essere stati istruiti sul suo utilizzo, non devono esitare a praticare l'iniezione ai primi sintomi di shock anafilattico. E' necessario comunque in ogni caso rivolgersi al più presto al medico.

(Fonte: Puericultura - Il bambino da 0 a 6 anni - Garzanti; Il pediatra nel cassetto - Dalla nascita all'adolescenza: istruzioni per l'uso - Giunti Demetra)

Che cosa si può fare per prevenire la puntura di un insetto? Ecco quattro precauzioni che si possono adottare o che si possono insegnare al proprio bimbo per rendere minimo il rischio di puntura di insetto tratte dal sito del servizio sanitario nazionale britannico.

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