Le Nike Air Force 1 realizzate in collaborazione con USPS | Collater.al

2022-09-10 06:25:29 By : Ms. Helen Ge

La prima scarpa che ci viene in mente o forse la più iconica di Nike è sicuramente la Air Force 1. Silhouette da basket anni ’80, semplice e sportiva, un modello che ha scritto la storia del brand americano.

Le Nike Air Force 1 vengono introdotte nel mercato nel 1982 con lo slogan “Air in box”. Sono le prime scarpe da basket ad avere una bolla d’aria sul tallone che garantisce un maggiore sostegno, un rivoluzione per quei tempi.

Anche con il passare del tempo e della moda queste sneaker sono sempre rimaste un punto fermo. Dal 2019 fanno parte del progetto N.354 che celebra la natura sperimentale di Nike, ripensando alcuni dei loro modelli classici.

L’ultima edizione è in collaborazione con il servizio postale americano. La Nike Air Force 1 Experimental USPS è ispirata alle scatole di cartone USPS, da cui riprende i classici colori: bianco, rosso e blu.

La scarpa inoltre presenta una tomaia diversa dall’originale, realizzata con un guscio rivestito di schiuma. Una collaborazione atipica, strana se possiamo dirla tutta, voi da che parte state, siete per la versione classica o quella di USPS? Ecco a voi tutte le foto.

Guardando fuori dall’oblò dell’aereo è sempre affascinante vedere come appare la erra dall’alto, con le sue geometrie inaspettate e le forme di laghi, strade e fiumi difficilmente immaginabili dalla terra. Proprio grazie a questo punto di vista inusuale, la fotografia aerea o scattata con dispositivi volanti è una delle più affascinanti, tanto che ogni anno il “Drone Photo Awards” elegge in un concorso le migliori degli ultimi dodici mesi. Anche quest’anno sono state votate, da una giuria internazionale di fotografi e esperti, gli scatti più belli immortalati da droni, velivoli ad ala fissa, elicotteri, veicoli aerei senza pilota, mongolfiere, dirigibili, aquiloni e paracadute.

Hanno partecipato al Drone Photo Awards 2022 decine di migliaia di foto, realizzate da fotografi professionisti o amatori provenienti da un centinaio di Paesi, numeri che rendono il concorso il più importante a livello mondiale tra quelli dedicati ai video e fotografia aerea. Gli scatti sono divisi per categorie, dalla natura agli animali, fino alo sport e alla fotografia astratta. È interessante vedere dalle foto premiate il peso della figura umana nel paesaggio. L’ordine delle barche sul fiume Buriganga in Bangladesh, o degli sciatori in gara tra le nevi di Szklarska Poręba al confine tra Repubblica Ceca e Polonia, mostrano tutta la bellezza e l’armonia dell’attività umana inserita nella natura. A vincere il Drone Photo Awards 2022 è stato “Big Bang”, lo scatto del francese Armand Sarlangue che mostra una fessura apertasi vicino al cratere del vulcano islandese Fagradalsfjall. Una fessura che sembra portare dritta all’inferno.

Ogni giorno, sul nostro profilo Instagram, vi chiediamo di condividere con noi le vostre immagini e fotografie più belle. Per la raccolta InstHunt di questa settimana abbiamo selezionato le vostre 10 migliori proposte: @fabrizio_lecca, @scritturediluce_, @eli_rmn, @yleniaboccarellaf1, @robmazzarelli, @giuliatra_, @saraperacchia, @cla.scicchi, @marco_marrosu, @daria_lafotoscrittrice.

Tagga @collateral.photo per essere selezionato e pubblicato nel prossimo numero di InstHunt.

Un post condiviso da Fabrizio|Travel & Photography (@fabrizio_lecca)

Un post condiviso da 📷📍Italy (@scritturediluce_)

Un post condiviso da Elisa Roman (@eli_rmn)

Un post condiviso da Ylenia Boccarella (@yleniaboccarellaf1)

Un post condiviso da Roberto Mazzarelli (@robmazzarelli)

Un post condiviso da Giulia Travaglio (@giuliatra_)

Un post condiviso da Sara Peracchia☀️Travel & Photo (@saraperacchia)

Un post condiviso da Claudia Scicchitano (@cla.scicchi)

Un post condiviso da Marco Marrosu (@marco_marrosu)

Un post condiviso da Daria Piccotti_Foto&Narrativa (@daria_lafotoscrittrice)

Chuck O’Rear l’aveva fatta decine di volte quella strada, che conduce, in poco più di un’ora di viaggio, da St.Helena (California) alla contea di Marin, dove ad aspettarlo c’era Daphe Larkin, diventata poi la compagna della vita. È il gennaio del 1996 e Chuck sta percorrendo l’area vitivinicola di “Los Carneros”, a Sonoma, in cerca di alcuni scatti per il libro sui vini della zona a cui sta lavorando insieme a Daphne. I tanti anni da fotografo per National Geographic lo hanno abituato a portarsi sempre con sé la sua Mamiya RZ67, pronta per cogliere l’imprevisto, lo scatto giusto al momento esatto. O’Rear gira la testa e guarda fuori dal finestrino, vede una collina dolce, il verde è quello dello smeraldo, il cielo azzurro. Ferma la macchina.

In quelle settimane l’area di Sonoma era stata soggetta a forti piogge, che hanno rigenerato i prati della zona, proprio come quello al quale ora Chuck è davanti, pronto a scattare una foto sulla quale non ha particolari aspettative. La pellicola scelta è la Fujifilm Velvia, che aiuterà a saturare meglio i colori del paesaggio. Lo scatto è riuscito, Chuck e Daphne tuttavia non lo scelgono per il libro e così viene messo in vendita grazie all’agenzia Corbis.

La Silicon Valley in quel periodo non era solo colline verdi e bei paesaggi, ma stava crescendo ogni giorno di più la grande stagione delle invenzioni in campo tecnologico e informatico. È qualche anno dopo la sosta di O’Rear lungo la strada, siamo nel 2000, che Microsoft sta cercando lo sfondo predefinito per Windows XP, il suo nuovo sistema operativo che Bill Gates lancerà nell’ottobre 2001. La scelta cade sulla foto della collina di Sonoma, immediatamente rinominata “Bliss“. Il fotografo non ha mai svelato per quale cifra Microsoft abbia acquistato tutti i diritti di “Bliss”, ha raccontato che è “la seconda somma più alta mai pagata al mondo per l’acquisto di una singola fotografia” e che è stato firmato con l’azienda un accordo di non divulgazione.

Chuck O’Rear non sa perché Microsoft abbia scelto “Bliss” come foto per Windows XP, ma negli anni ha osservato come sia diventata probabilmente la fotografia più vista della storia. Microsoft ha modificato leggermente i colori del cielo e ha tagliato leggermente a sinistra l’inquadratura di O’Rear, per il resto quel viaggio tanto ordinario del fotografo è entrato in miliardi di computer in tutto il mondo. “Bliss” è comparsa sui più grandi billboard di Time Square, nella vita privata di molti di noi e in eventi dalla portata storica. Per esempio, Chuck e Daphne hanno raccontato a People come abbiano notato “Bliss” sullo sfondo del computer nel primo storico collegamento diplomatico tra Corea del Nord e Corea del Sud. La storia di “Bliss” è semplice, una collina della California diventata spazio privato per miliardi di persone, è la storia di un’occasione, che si poteva cogliere semplicemente guardando fuori dal finestrino.

Negli scatti di Zhang Ahuei eleganza e bellezza di uniscono in scenari in cui regna la tranquillità. Zhang Ahuei è un fotografo taiwanese la cui produzione fotografica è caratterizzata da immagini in cui il ritratto si fonde con la fotografia di moda e di paesaggio. 

I pochi e ben selezionati elementi che fanno parte della composizione hanno uguale peso: il paesaggio occupa l’intero spazio e al centro spicca sempre una figura femminile, dolce e delicata, che diventa un’unica cosa con ciò che la circonda. 

Questo indissolubile legame con la natura viene esplicitato spesso grazie a giochi che il fotografo crea con l’acqua: giovani ragazze dalla pelle diafana si immergono in specchi d’acqua dai colori bui e misteriosi. Il corpo sembra passare dallo stato solido a quello liquido e i riflessi che si creano fanno pensare a qualcosa di magico. 

Le fotografie di Zhang Ahuei sono il luogo dove ritrovare un po’ di pace e tranquillità, come quando in montagna rimaniamo da soli e l’aria fredda che respiriamo rigenera il nostro corpo e la nostra anima. 

Collater.al è un Web Magazine dedicato alla cultura creativa contemporanea e uno Studio Creativo specializzato in consulenza, creative direction e produzione di contenuti.